Quick Ride: Bilt Eight
Bilt è un marchio australiano relativamente giovane. Il fondatore/proprietario/designer, Bill Dengate, è un appassionato di motocross che ha virato deciso di produrre un proprio marchio circa 6 anni fa. In occasione dei mondiali australiani del 2009 era stato presentato un primo prototipo di quella che adesso è la Eight, il loro telaio da downhill.
E’ tutto partito da uno di quei modelli standard che vengono spesso prodotti a Taiwan, poi, insieme al rider Brendan Moon, è stata cambiata tutta la faccia del progetto.
In Europa ci sono forse due esemplari disponibili, ed entrambi li ha RIE Cycle. Bilt ha definito il proprio telaio definitivo e sta ora afacciandosi sui mercati internazionali. In Australia ha un proprio factory team che corre nei circuiti locali e anche un paio di Junior (tra cui il Ben, il figlio del fondatore) che hanno partecipato alle tappe americane della coppa del mondo 2014.
Grazie ad Andrea di RIE, che sta provando di persona il telaio Eight, ho potuto fare un giro veloce sui trail di Pila.
Di impatto, la Eight ha sicuramente un aspetto massiccio. In termini di peso non può considerarsi una piuma: la taglia M provata è sui 4,2kg. Il punto vero non è però quanto pesa, ma come performa.
La performance è affidata ad un carro mono pivot con leveraggio (push linkage) che lavora su un Cane Creek Double Barrel. Bilt ha collaborato a stretto contatto con Cane Creek e il suo ammortizzatore per ottenere il setting per loro adeguato.
Il risultato è un mezzo che ho trovato decisamente agile, complice anche la misura magari piccola per me, ma non solo nelle curve e nei cambi di direzione, ma anche sui dritti un po’ scassati e con tante gobbe e gobbettine.
La prima parte della compressione lavora bene su piccoli impatti e ollate. L’idea è quella di un mezzo ipereattivo e con meno escursione. Quando si accelera e sugli impatti più duri, invece, la sensazione è quella di avere un’escursione senza fine. Mi piacciono le bici così.
A livello tecnico, il telaio ha 200mm di escursione posteriore, un angolo di base da 64°sia sullo sterzo che sulla sella. Una caratteristica ‘strana’ per un moderno telaio da downhill è la larghezza del movimento centrale: anche se può ospitare un movimento centrale da 83 con due adattatori da 5mm, di partenza è per quelli da 73. La cosa curiosa è che si sono trovati su questa dimensione un po’ per caso. I primi prototipi sono arrivati da Taiwan così e alla fine non hanno ritenuto necessario cambiarlo. Una scelta un po’ retro’!
Il telaio è compatibile con ruote da 26 e 27,5 pollici e il canotto sterzo da 1,5 pollici permette di ospitare facilmente angleset e simili. Infatti, l’angleset della Cane Creek è previsto di ‘serie’ da parte di RIE Cycle.
Buona parte dei componenti montati su questa Eighth provengono dal catalogo RIE, come il Sixpack Millenium Carbon da 35mm e l’omonimo attacco integrato per Boxxer, le ruote Novatec Demon da 26, la corona Wolftooth da 36 e il guidacatena Sixpack Kamikaze, la sella e i pedali HT Nano-P.
Per quello che riguarda i prezzi, RIE sta preparando un’offerta devvero interessante, che prevede il telaio, disponibile in due taglie, S/M e L, con Cane Creek Double Barrel e Angleset. Il tutto dovrebbe rimanere ben sotto i 2.300 Euro.
Spero di poterlo provare presto in versione 27,5. Braap!














