RIDER REPORT: DOLCENDURO

Si ricomincia! Questa appena iniziata è la mia quinta stagione di gare, anche se la fine della stagione 2013 ha rischiato che non incominciasse mai…L’ultima gara 2013, l’EWS di Finale Ligure – con l’incidente occorso all’amico Piero “Sandrone” MAGONI – mi ha inevitabilmente instillato nella mente i classici dubbi “ma ne vale davvero la pena?”, “per quale motivo rischiare?”, “per arrivare merdunesimo?”…tutti dubbi che non hanno ancora trovato una risposta definitiva e che forse non l’avranno mai, ma che una visita a Sandrone ad inizio anno, mi ha aiutato ad accantonare in un angolo della mia mente; tutto grazie all’energia positiva ed all’incredibile forza d’animo che Sandrone – nonostante le difficoltà che sta incontrando nel suo cammino verso il recupero – mi ha trasmesso, che mi hanno fatto capire come la passione per questo sport vinca su tutto il resto.

E così, dopo tre mesi in cui non ho toccato la bici da enduro dedicandomi solo ad uscite con la bici da strada, è arrivato il momento di tirare fuori la cara vecchia mountain bike, che nel frattempo è cresciuta nelle dimensioni delle ruote, “compiendo i suoi primi 29 pollici”…

Questa non è l’unica novità per il 2014, infatti quello che l’anno scorso era solo un “team” sulla carta, quest’anno è diventato un team a tutti gli effetti, realizzando così un piccolo sogno…con grande orgoglio è nato il racing team di WeekendWheels e con altrettanto orgoglio correrò al fianco di Francesco FREGONA, uno dei più forti enduristi amatori in Italia.

francesco_fregona_michele_tardini_weekendwheels_team_dolcenduro_2014

Ma veniamo alla prima gara della stagione: Dolcenduro a Dolceacqua (IM); una gara fuori da qualsiasi circuito, ma che sicuramente non dimenticherò mai, perché, è bene premetterlo sin d’ora, la considero una della più belle mai fatte!

Si parte sabato mattina con il socio Matteo dalla fredda e piovosa Milano, con la speranza che la Liguria ci regali una di quelle giornate che solo Lei sa regalare quando il resto dell’Italia è sommerso dalla pioggia…Sul Turchino troviamo neve, pioggia fino a Finale Ligure, ma usciti da una galleria eccolo lì davanti ai nostri occhi il regalo della Liguria: verso il confine le nubi lasciano spazio a squarci di cielo chiaro…la carica sale a mille!

Arriviamo a Dolceacqua e con Francesco prepariamo i mezzi: le nostre Banshee scalpitano!

Proviamo un po’ meccanizzando (grazie Ema!) ed in parte pedalando/spingendo le quattro speciali, davvero bellissime e variegate: ps1 e ps3 panoramiche, lunghette e belle pedalate ma anche con stupendi tratti di discesa, mentre ps2 e ps4 prettamente discesistiche e corte. A proposito di panorami: questa parte finale della Liguria mi era ad oggi sconosciuta, ma trovo che non abbia nulla da invidiare alle altre sue mete più ciclisticamente conosciute…anzi i paesaggi ed i percorsi sono decisamente da favola, con una commistione visiva mare-monti unica.

La giornata fila via in fretta, giusto il tempo di notare che la lista dei partenti sembra da mini world series: tanti big italiani ma anche molti temibilissimi francesi (tra cui un redivivo Julien CAMELLINI…), più o meno conosciuti…dovrò combattere per non arrivare tra gli ultimi!
Cenetta in un bel ristorantino in compagnia di Bruno BECCHI e Nicola CASADEI del Gravity Games team e poi a letto per il meritato riposo.

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L’indomani ci accoglie una bella giornata, abbastanza freddina ma per lo meno c’è il sole. Ci siamo, è ora di partire: il primo trasferimento è bello tosto e lungo, con pendenze spesso vicine al 15% e con l’ultimo tratto da fare a spinta. Arrivo su con 30’ di anticipo, i tempi sono mooolto larghi. Guardo partire tutti i big e poi arriva il mio turno: sale l’eccitazione. Go! Primo pezzo tutto pedalato in cresta, con strappi abbastanza tecnici dove bisogna stare attenti a non perdere trazione al posteriore. Pedalo bene, deciso ma senza strafare. Guido in modalità “non mettiamo il muso per terra alla prima speciale dell’anno” nei tratti in discesa e cerco di pedalare bene nello strappo a metà ps che porta nel carraione in discesa. La mia Prime 29” mi da molta confidenza in discesa, ma devo ancora capire quanto posso azzardare, per cui guido tranquillo senza strafare fino a fine ps.

Il trasferimento per ps2 è breve. Questa ps non è certo molto adatta alle mie caratteristiche, stretta, ripida e tortuosa…infatti sbaglio tutta la prima parte, non riuscendo ad agganciare il pedale sinistro e, una volta riuscitoci, perdendo quello destro…faccio molti errori, però da metà ps prendo il ritmo ed inizio anche a divertirmi. Su questo tipo di speciali devo ancora capire come guidare la 29”, ma ci sta, in fondo è solo la quarta volta che la uso!

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Ci fermiamo al CO per rifocillarci e ripartiamo in direzione ps3, sul lato opposto della vallata. Il trasferimento è più facile di quello per ps1 anche se bello lungo. Come prima, arrivo con 30’ di anticipo. E’ primo pomeriggio e siamo in cresta…fa freddo! Aspetto trepidante il mio turno, questa è la mia ps preferita! Parto a tutta nel primo pezzo pedalato e, come in ps1, cerco di guidare tranquillo nei bellissimi tratti discesistici…cerco di pedalare il più possibile, ma in prova non mi ero minimamente reso conto che ci fosse così tanto da pedalare! Tengo duro e con stupore vedo che fisicamente “tengo”, anche nei tratti in discesa rimango abbastanza lucido…siamo verso la fine…mi dimentico di una pozzanghera enorme prima di un strappo in salita…amen, ormai ci sono e mi ci butto dentro…non pensavo però fosse così profonda, tant’è che mi scompongo rischiando un “over the bar”…perdo molta velocità e mi trovo a fare lo strappo con rapporto lungo a due km/h…scalo con cautela perché è questa la classica occasione per rompere la catena…incredibilmente riesco a non piantarmi e piano piano salgo lo strappo…concludo mollando il più possibile nell’ultimo pezzo in discesa…è finita! Che fatica ragazzi, 8’e10” in apnea! Alla fine però su questa ps avrò fatto il mio miglior risultato di giornata (34esimo).

Ci trasferiamo ora in discesa verso ps4. Di questa ps mi ricordo poco, è abbastanza tecnica e tutta pietre. Scendo senza strafare, guido abbastanza bene e concludo così la mia gara.

Alla fine chiudo 40esimo assoluto su 102 arrivati ma, al di là del risultato, sono molto contento delle sensazioni avute. Non sono minimamente stanco e il feeling con la 29” sono sicuro che arriverà. Per ora posso solo dire che mi da una sensazioni incredibile di sicurezza e stabilità ma devo ancora capire come portarla al mio limite e soprattutto come condurla nelle ps più tortuose. Tempo al tempo!

La gara viene vinta da Florian NICOLAI, con Alex CURE secondo e Manuel DUCCI terzo. Ottimo nono posto assoluto e terzo di categoria per Francesco, al rientro in gara dopo otto mesi dall’infortunio alla caviglia.

Come accennavo all’inizio è stata una delle gare più belle a cui ho partecipato: l’organizzazione di Supernatural scrl è stata perfetta in tutto (un super plauso a chi ha avuto l’ottima idea di segnare le pietre in speciale con lo spay rosa fluo, serve davvero!!) ed i luoghi meritano davvero.

Un grazie ai nostri supporter:

Enervit

Banshee

BOS Suspension

Novatec

Wolf Tooth Components

Sixpack

A’me

DSC

Rie Cycle Company

 

 

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