Bike Check: la Pedroni Lion Carbon di Simone Medici

Il binomio Medici-Pedroni a inizio stagione 2014 ha regalato forti, fortissime emozioni. Poi un po’ di sfiga ha allontanato per qualche mese queste emozioni dai campi di gara per tornare in autunno, con la tappa finale di Gravitalia a Bormio.

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Resettato il calendario, si comincia di nuovo e, a Frabosa Soprana per la seconda tappa Gravitalia 2015, Simone Medici si è presentato con una Pedroni Lion Carbon nuova nuovissima e fiammante.

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La prima Lion, nella versione estetica attuale, me la ricordo durante la stagione 2012, mi sembra al Fai della Paganella, quando mi sono avvicinato a Michele Pedroni, che la portava in gara oltre che svilupparla, per vedere un po’ questo pezzo di Made in Italy.

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All’epoca era un pezzo in colorazione ‘raw’, un prototipo in fase di sviluppo che è stato via via limato qua e là fino ad arrivare alle attuali versioni in alluminio e, appunto, carbonio. Nel frattempo, grazie a Simone ma anche a Fabrizio Dragoni, questa bicicletta ha più che dominato le gare di downhill italiane degli ultimi 12 mesi.

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La versione in carbonio, con carro in alluminio, di questa Lion è in formato 27,5 pollici con ruote Novatec Demon gommate Schwalbe.

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La pedalata è affidata al blocco SRAM X0 e X1 da 10 velocità e, dato che la sicurezza in DH non è mai troppa, una guidacatena Sixpack Kamikaze tiene fermo il tutto. I pedali sono HT X1.

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Come ogni buon top rider italiano, i freni sono Formula.

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Marchio del Made in Italy anche le sospensioni, Marzocchi, con binomio forcella 380 C2R2 e ammo Moto C2R.

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La Lion ha una doppia opzione per geometrie e compressione: con il foro anteriore si predilige la pedalabilità del mezzo e i rilanci anche su terreni sconnessi; con il foro anteriore si apre l’angolo di +0,5 gradi (arriva a 62,5). Giustamente Simone tiene tutto aperto, non solo quando guida!

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Il fatto che il telaio è di carbonio, non per una questione di peso ‘ma per ottenere una certa risposta dal telaio’, come recita il sito Pedroni, si vede molto bene ad occhio nudo che, insomma, vuole anche lui la sua parte.

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Il ponte di comando è affidato al manubrio e attacco manubrio Sixpack.

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Oltre che alle manopole Ame.

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Anche Simone è impegnato, con una discreta pattuglia italiana, nella prossima tappa di coppa del mondo a Fort William. Motivo in più per tifare lui e la Pedroni Lion questo weekend!

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