Coppa Italia Enduro 2015: Al Pezzeda la seconda di Casadei e Paulin
Non potrei certo dire che il weekend della terza tappa di Coppa Italia Enduro sia iniziata sotto i migliori auspici. Gran parte dei rider, dopo una settimana bollente (nel senso di afa da Summer Of Sam), è arrivata a Collio in un clima ancora più torrido e decisamente umido e ha trovato la seggiovia per le risalite in panne per un’oretta abbondante.
Vabbè, incerti del mestieri. Ad aggiungere incertezza le incerte condizioni meteo, con l’eterno dilemma piove non piove, una eventuale speciale segreta e l’indecisione sull’orario di partenza (alle 7.30!!!) e se fare tutte quante le speciali in programma, oppure farne una due volte, oppure farne solo due. Alla fine si opta per farne solo due, la PS1 e la PS2, con partenza alle 8: due speciali comunque belle lunghe, 15 minuti la prima, 10 la seconda.
La gara quindi parte alle 8 con salita in seggiovia, per più o meno un quarto d’ora e poi salita pedalata e/o a piedi per arrivare alla partenza. Tutte e due le PS partono dallo stesso punto ed ntrambe hanno passaggi abbastanza esposti. Ma l’enduro non è calcio.
La ps 1, circa 15 minuti, arriva di fianco alla miniera Tassara, uno dei tanti residuati dell’età del ferro della Val Trompia che ora è diventato un parco avventura (di quelli che ti metti l’imbragatura e salti da una parte all’altra legato). Manca la tabella numero, per cause tecniche, per cui aspetto la numero 2 di Alex Lupato (FRM Factory), leader di circuito. Arriva invece la tabella numero 3 di Nicola Casadei (Ion Axo Santacruz).
Devo aspettare fino a Matteo Raimondi (Cicobikes DSB Nonsolofango) prima di vedere Alex che passa con una smorfia di dolore e ad un’andatura decisamente blanda. Riesco a farmi dire al volo che è caduto nella parte alta e che ha battuto la spalla destra. Dopo lo spavento iniziale e il timore di qualcosa di rotto, i primi esami sembrano scongiurare il peggio.
La PS1 è quindi di Nicola Casadei che si mette dietro di 23 secondi Vittorio Gambirasio (Officine Red Bike) e Denny Lupato (Tribe Team).
Se non fosse per Bruno Zanchi (quinto, Airoh Axo Santacruz), Davide Sottocornola (settimo, Cicobikes DSB Nonsolofango) e il nostro Francesco Fregona (ottavo), la Top10 di questa prima speciale avrebbe un’età media spaventosamente bassa.
Tolto Casadei, unico figlio degli anni 80 che compie 26 anni proprio il giorno della gara, gli altri sono tutti nati dopo la caduta del muro di Berlino: Vitto è del 90, Denny del 92, Matteo Raimondi (quarto) del 95, Alessandro Levra (sesto, FRM Young Factory) del 98, Simone Martinelli (nono, Team Loccca) del 99 e Marcello Pesenti (decimo, Airoh Axo Santacruz) del 94. Ma l’enduro non era uno sport da vecchi?
Fuori gioco un Lupato, dicevamo, ecco che un altro si fa avanti. Denny si vince la seconda prova speciale davanti a Vitto Gambirasio e Casadei. Il distacco di Casadei nella prima prova è comunque abbastanza da garantirgli la prima posizione finale.
Nella Top10, ‘fuori gioco’ gli Allievi a cui basta una speciale per chiudere la loro gara, entrano Marco Bugnone (Officine Red Bike), ormai un’endurista, e Daniel Yeomans (Ancillotti Doganaccia), rispettivamente al quinto e settimo posto.
Fregona rimane nei 10 (decimo) e chiude la gara all’ottavo posto assoluto. Ancora una volta il primo degli amatori d’Italia. E noi lo amiamo per questo! Dietro di lui Marco Fumagalli (Bike&CO) e Ugo Cattaneo (GB Rifar).
Casadei vince davanti a Denny che scavalca Vitto al secondo posto. Quarto Matteo Raimondi davanti ad un mai domo Bruno Zanchi.
Tra le fanciulle dominio di Lousie Paulin (Alien Factory) che si mette dietro tutte e 5 le fanciulle presenti. Nell’ordine: Alia Marcellini (GB Rifar), Laura Rossin (Tracce Team), Sara De Leo (Dream Team Ancillotti), Chiara Pastore (Bike O’Clock) e Marianna Uttini (Team Locca).
Finale con Coca Cola per i pro e birra e salamella per i meno pro, ma l’importante è che sia girato tutto per il meglio.
Unico neo l’infortunio di Alex Lupato che nella giornata di martedì 9 giugno dovrebbe avere il controllo. Vi terremo aggiornati e speriamo di rivederlo in sella presto, almeno per l’italiano di Canazei.
Le classifiche: