NICOLA CASADEI RACCONTA: SUPERENDURO PRO#4 SAUZE D’OULX

Dopo un pò di assenza a causa di problemi tecnici con il computer (è una manetta pazzesca con la bici, ma con il PC lo batte anche un bambino…), tornano i racconti delle gare di Nicola CASADEI: riviviamo attraverso le sue parole l’ultima Superenduro Pro della stagione a Sauze d’Oulx; gara durissima che ha visto Nicola assoluto protagonista!

“Dopo aver passato agosto fra Morzine e Pila ad allenarmi (ma soprattutto a divertirmi!) per le ultime gare di stagione, carico come una molla parto per l’ultima tappa del circuito Superenduro Pro a Sauze d’Oux, località che da molti anni ospita una gara del Superenduro; il viaggio mi passa velocemente e quando arrivo monto subito in sella alla mia Lapierre Spicy per andare a fare una prima ricognizione delle ps. Dopo averle viste mi rendo subito conto che la gara sarà molto dura con distacchi molto serrati, speciali belle ma non molto tecniche ed abbastanza fisiche. Sul sito leggevo della speciale “La più lunga del mondo” ed ero curioso ed in effetti era veramente lunga, però divertente con tratti pedalati, tecnici, veloci…insomma non le manca niente! I giorni prima della gara sono passati velocemente grazie alla compagnia di Mattia Setti (n.d.r. forte xcer 5° agli italiani Under 23 di Gorizia e 12° propro a Sauze! E poi dicono che i xcer non vanno in discesa…), Bruno Becchi e del Bos (Alberto Lunghi, titolare del negozio per cui corro, il Gravity Games di Montecchio Emilia) che non solo non mi hanno messo alcuna pressione, ma mi hanno motivato a fare bene. Così, senza rendermene nemmeno conto, era già ora di fare sul serio perché la gara stava per iniziare.
Sabato pomeriggio parto concentrato, fortunatamente non piove ma dopo questa estate climaticamente orrenda, non ero più abituato a gare sull’asciutto… sulla ps1 la priorità era stare sereni senza commettere errori, così è andata e arrivo 3° assoluto, poi mentre salivo pedalando in trasferimento pensavo alla ps2 veramente infinita.

14971979618_31704a4ebf_oPronti via, subito uno strappo in salita lo prendo a tutta ma mi rendo conto che qualcosa non va, facevo una gran fatica non avevo fiato e non riuscivo a pedalare come volevo, quindi mi sono rilassato e ho cercato di lasciare correre la bici il più possibile, a metà ero veramente bollito ma ho tenuto duro fino alla fine: all’arrivo sono 4° assoluto e la prima cosa che mi è venuta in mente è “cavolo domani mi ritocca…”. Cerco di mantenere la concentrazione per affrontare l’ultima ps della giornata; sono stanco e la faccio tutta in sofferenza, arrivo al traguardo e finisco la giornata con un 4° posto assoluto.

14971805129_cee7ef1992_oNon essendoci il parco chiuso ho tutto il tempo per sistemare la bici con calma, mentre la controllo ho ancora qualche energia per scherzare con i compagni di squadra e rilassarmi un po’. La sera ceno e vado subito a letto per riposare il più possibile e cercare di recuperare un po’ di energie per il giorno successivo.
Domenica mattina appena sveglio balzo fuori dal letto per provare che sensazione mi davano le gambe, mi sento in forma e so di potere fare una bella gara . Si riparte così per la seconda lunga giornata. In cima a ps 4 fa abbastanza freddo dato che siamo molto in alto; parto per la speciale, ma anche se mi sono riscaldato mi sembro un bastone e sono rigido nella guida, poi riesco a sciogliermi ed a guidare come voglio e arrivo quarto. Non c è tanto tempo per riposare e via con la ps successiva in cui finisco 7°. Arrivato al CO decido di cambiare le gomme, le solite cavolate che faccio, e cosi mentre le cambio faccio un po’ di casino con il lattice e perdo un sacco di tempo, ma alla fine arrivo anche alla partenza in anticipo. In cima alla partenza ero rilassato e quando parto cerco subito di avere una buona pedalata e lasciare correre la bici in discesa, al finish non mi sono fermato e ho cercato di prendere aria e muovere un po’ le gambe che mi facevano un male bestiale…ma ho fatto il miglior tempo!! In trasferimento trovo una fontana e ci immergo la testa per rinfrescarmi, ho un solo neurone e si scalda facilmente…Pedalo il trasferimento verso Jouvenceaux e finalmente prendo la seggiovia per ps 7. Arrivato allo start, attacco subito con la convinzione di poter far bene e infatti arrivo 3°, ma i distacchi sono minimi.

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All’ ultima speciale arriva il problema, cioè la Supermountain…si parte in base al distacco effettivo accumulato. Alla partenza ero un po’ perplesso, però dopo aver visto le donne partire mi sono convinto che era molto adrenalinica la cosa. Parte davanti a tutti Milivinti con un buon distacco, poi Callaghan che era secondo e dopo è il mio turno…parto con Shucksmith distaccato di quattro secondi…faccio una buona condotta di gara nella prima parte fino quando non mi supera in un tratto in pianura, azz! Da quel momento nella mia mente c’era solo la 3 posizione: dovevo arrivargli assolutamente d’ avanti!!
Quindi ho iniziato a fargli pressione fino quando ha commesso un errore ed è caduto, una volta superato ho cercato di forzare il ritmo fino all’arrivo registrando il miglior tempo!! Finito, esausto, distrutto, credo di non trovare le parole per come mi sentivo, ma alla fine ho concluso in 3° posizione assoluta, che era l’ obbiettivo che mi ero prefissato…

sauze_2014_2_podio_uominiDirei niente male, sono soddisfatto della mia prestazione e ho capito che a volte per raggiungere dei risultati non basta dare solo il 100% ma bisogna andare oltre!”

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