Rider Report: Superenduro Sprint 2 – Coggiola

Posso dire che questa è stata la prima gara del mio “nuovo” modo di affrontare le Superenduro: diciamo una mia seconda vita superenduristica… Come avevo anticipato, da questa gara non avrei più utilizzato i furgoni per provare le speciali, e così è stato: sono andato la settimana prima della gara ed ho provato pedalando i percorsi.

Sabato mattina di buon ora parto da Milano per Coggiola: sono stanco, la sera prima ho finito alle 20e15 di lavorare dopo più di 12 ore di lavoro a dir poco infuocate; ma la stanchezza lascia presto spazio all’eccitazione di passare un bel week tra amici in mezzo alla natura, unico modo per lasciarsi alle spalle le preoccupazioni e lo stress che ci attanagliano durante la settimana.

Arrivo al parcheggio e trovo i miei soci di scorribande: con l’amico Paolo (l’altro “obiettore” detrattore delle risalite furgonate) ed altri iniziamo pertanto a pedalare la prima risalita. Proviamo la ps3 e capiamo subito che il terreno è da mese di agosto: secco ed insidioso (vero Paolo?).
Risaliamo ancora e proviamo la ps2 (a mio avviso un vero capolavoro, nella mia top five delle speciali più belle). A questo punto io mi fermo, gli altri furgonano e Paolo si pedala anche l’ultima speciale (un eroe!). Quando tutti sono sazi di speciali ci ritroviamo in albergo a lavare le bici, cena e poi il meritato riposo.

Domenica sveglia presto, qualcuno decide di provare ancora una ps (l’albergo è praticamente in cima all’alpe, per cui si possono facilmente raggiungere le speciali…), ma io scendo in macchina e inizio a preparare la bici. Noto con piacere che c’è un sacco di gente: la partenza viene posticipata di mezz’ora perché continuano ad esserci iscrizioni, ottimo!

Parte la mia gara: la prendo dolce (al contrario dei concorrenti che partivo più o meno in concomitanza con me: ho visto gente salire a razzo alla prima risalita e arrivare a pelo all’inizio della ps3…) e con rapporto agile arrivo in cima con il solito anticipo.
La ps1 fila via liscia senza sbavature, perdo solo un po’ di tempo a passare un ragazzo che mi era davanti: l’ho ripreso nei tornanti, non proprio un bel punto dove sorpassare; lui sportivamente si fa da parte, ma lo spazio era poco, per cui ci tocchiamo e rischio di finire in terra, ma non succede per cui finisco tranquillamente la mia speciale. Direi una ps “in controllo” senza infamia e senza lode.

Per una volta che non cado in speciale, ecco che succede l’imprevisto: non vedo la fotocellula di fine speciale, per cui – in piena trance agonistica – continuo ad andare tra la folla senza rendermi conto che la speciale era bella e che finita…finalmente lo capisco, ma appena svoltato su asfalto (da vero pirla venivo giù forte…), l’imprevisto: frontale con una macchina che veniva in senso opposto…proviamo ad inchiodare entrambi, ma lo scontro è inevitabile: per fortuna colpisco la sua targa con la mia gomma anteriore, la bici resta li ed io decollo oltre il parabrezza atterrando su asfalto a sinistra della macchina…spavento tanto, anche da parte dell’incolpevole guidatore, ma per fortuna avevo ancora indosso l’integrale e le protezioni, per cui me la cavo solo con una botta e tre anni di vita in meno per lo spavento…sinceratomi che la macchina fosse illesa (e sinceratosi il guidatore che fossi illeso anche io…) riparto per la risalita che porta alla ps2.

Anche qui ritmo agile e solito anticipo alla partenza della ps2. Questa ps mi piace davvero: parto pedalando parecchio, per poi tirare il fiato nella parte centrale “tobogosa” e scavata: arrivato alla chiesa, prima dello strappo assassino in salita, decido di dare tutto: pedalo al massimo lo strappo superando i due biker davanti a me, rifiato subito dopo nel pezzo in piano, per poi riprendere la mia progressione in vista degli altri due pezzi pedalati che mi aspettano. Faccio al massimo anche questi e finalmente arrivo ai tornanti finali: cerco di essere pulito e di non esagerare perché sono davvero stanco. Concludo la ps e riprendo dirigendomi diretto al C.O.

Mi rifocillo, sciolgo un po’ le gambe e riparto per l’ultima risalita: incredibilmente sentivo di fare più fatica nel primo trasferimento che in questo. Mah!
Arrivo in cima con un po’ di anticipo e aspetto che arrivi il mio turno: questa speciale me la ricordo poco, so solo che è molto veloce…Cerco di spingere sui pedali nei tratti in falsopiano o in leggera discesa e di non perdere troppo nei punti con le curve (mio tallone d’Achille). Passo anche qui tre biker e concludo in affanno sull’unico pezzo scassato delle tre speciali.

La gara è finita, sono contento – a differenza di Sanremo – di non essere caduto, ma soprattutto sono contento delle sensazioni che ho avuto: in ps2, la più dura e pedalata avevo la sensazione di poter sempre pedalare e rilanciare senza andare in eccessiva crisi (anche qui a differenza di Sanremo dove non ne avevo proprio dove c’era da menare sui pedali…).
Altra motivo di gaudio è il fatto che (sempre rispetto alla prima Sprint) non ho avuto il minimo accenno di crampi…forse ho capito come tenermeli alla larga…

La gara viene vinta dall’idolo di casa Alex Lupato, davvero strepito in ps2 (dove ha rifilato 10” ad Andrea Bruno), con Davide Sottocornola secondo e terzo Andrea Bruno (all’esordio in gara con gli spd). Alla fine chiudo 57° su 299 concorrenti arrivati (88° la ps1 – come il n. di pettorale ;-) – 50° la ps2 e 70° la ps3), 5° su 37 di categoria.

Adesso un interrogativo mi si pone inesorabile: a Sanremo avevo provato anche e soprattutto con i furgoni ed avevo fatto discretamente schifo al di là del risultato in classifica: qui a Coggiola ho provato (pedalando e basta) due volte ps2 e ps 3, ed una volta sola la ps1 andando meglio di ogni mia più rosea aspettativa…mistero!!
Forse provando poco vado più di istinto e più sciolto…chi lo sa, solo il tempo mi dirà se questo di Coggiola è un caso… stay tuned, see you alla prima PRO della stagione del Golfo Dianese!!!

Ps: un plauso all’eroico Paolo che in ps2 ha rotto cambio e forcellino e si è fatto l’ultima risalita in mono rapporto (con monocorona davanti) senza mai scendere a spingere (!) e la ps3 senza catena (!!), dando comunque paga a parecchia gente…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *