Test: Zaino USWE F4 Pro
La prima cosa che salta all’occhio degli zaini USWE è il non convenzionale sistema di chiusura degli spallacci. La gran parte degli zaini da mountain bike prevede la chiusura di due lacci: uno altezza vita e uno altezza petto.
Gli zaini USWE invece prevedono un unico gancio posizionato centralmente sul busto del rider, più o meno all’altezza dello sterno. Questo sistema insieme ai grip in gomma sul retro dello zaino che appoggia sulla vostra schiena, prende il di nome No Dancing Monkey (in italiano sarebbe ‘nessuna scimmia ballerina’) e funziona davvero bene.
Mi è capitato spesso di regolare uno zaino tradizionale in basso e in alto con le cinghie anteriori, con il risultato che quella sulla ‘panza’ stringesse, a lungo andare, o, nelle peggiori delle ipotesi, salisse. In quest’ultimo caso, chi lo ha provato, sa che lo zaino inizia a ballare alla grande ed è un continuo tirarsi giù non solo lo zaino stesso, ma anche maglia o giacca per non prendere freddo al pancino.
Con il principio della scimmia ballerina di USWE questo invece non accade. In sostanza, lo zaino non è avvinghiato al corpo del rider ma appoggiato e adattato. Entrambi gli spallacci sono regolabili grazie a due strap in velcro ciascuno: una sotto la clip di chiusura per regolare il fianco, una sopra la clip per regolare la posizione dello zaino sulla schiena.
In più, oltre al velcro, ogni spallaccio ha una parte costituita da una fascia elastica. Anche in questo caso, sopra e sotto la clip. Questo, durante il test del modello F4 Pro, mi ha permesso di valutare tutta una serie di benefici.
In primis, si hanno infinite possibilità di regolazione: stringi, molla, chiudi le strap in tutti i modi che vuoi e, con la fascia elastica a la clip chiusa, puoi stringere quello che vuoi che comunque riesci a respirare bene, sia in piedi che in posizione da pedalata.
La seconda cosa è la totale stabilità del carico: fermo, non rimbalza ed è perfettamente appoggiato a spalle/busto. In discesa, anche a pieno carico, non senti una scimmia che ti salta da una parte all’altra della schiena e ti rimbalza costantemente. In salita senti le cinghie che, grazie agli elastici, seguono il respiro invece di costringerlo o ostacolarlo. Me gusta assai!
Lo zaino USWE F4 Pro è il modello top della gamma USWE. Può sicuramente essere lo zaino ideale per una giornata in giro in bici, un bel giro all mountain enduro, così come lo zaino da portarsi appresso in una gara di enduro.
E’ uno zaino da 9 litri, con una sacca centrale bella ampia con alloggiamento per la sacca dell’acqua. Tutti gli zaini USWE hanno la loro sacca Hydrapak customizzata che, nel caso dell’F4, è da 3 litri. Forse è rivedibile la zip di chiusura dell’alloggiamento della sacca che, se hai il compartimento carico non è agilissima da chiudere/aprire a meno di svuotare il tutto. Il compartimento centrale ha poi un classico astuccio in retina bello profondo per metterci chiavi, telefonino, barrette, attrezzi o quello che volete.
Fuori dal compartimento centrale ce n’è un più piccolo, con chiusura a zip, impermeabile. Ecco, forse chiavi e telefono stanno meglio qui!
E’ predisposto per il carico di caschi integrali, per cui nella sacca esterna aperta ci si può tenere la giacca a vento o altro. Ad esempio le carte e cartacce di cibo e gel consumati nel frattempo della vostra pedalata o, semplicemente la camera d’aria bucata. Carte, cartacce e camera d’aria che, mi raccomando, non mollate in giro. Il rider provetto non inquina!
Il compartimento più esterno è quello destinato agli attrezzi: ci sono una serie di guide elastiche dove infilare multi tool e pompette varie, oltre che le leve per i copertoni e tutti quei simpatici gingilli di cui noi rider amiamo riempirci gli zaini.
Lo schienale l’ho trovato molto comodo, con due ‘cuscini’ in gomma piuma con canalina in mezzo che permette di far girare l’aria e quindi di non avere quella orribile sensazione di appiccicaticcio sulla schiena quando si pedala, soprattutto al caldo.
Sempre per la lotta contro la sudorazione, piacevoli le prese d’aria sulla parte alta degli spallacci. Non so voi, ma a me sono capitati spesso spallacci di amianto che più che cacciare caldo non fanno..
Il materiale di cui è composto è bello solido e spesso e resiste (prova sul campo non pianificata) anche alle cadute su pietraie senza abrasioni e strappi. E’ anche bello resistente alla’acqua e facilmente e velocemente pulibile con la canna dell’acqua o, se siete più precisini, nella vasca da bagno. Asciuga anche altrettanto velocemente
Il distributore italiano di USWE, Rie Cycle, offre l’F4 al prezzo di 120 euro (sacca Hydrapak da 3 Litri inclusa), un prezzo sostanzialmente in linea con quelli di mercato con il considerevole vantaggio che, grazie al sistema proprietario di chiusura e regolazione degli spallacci, è uno zaino decisamente più comodo e stabile della media.
Come anticipazione, USWE sta lavorando su una versione con paraschiena, di questo ma anche di tutti i suoi modelli, per rispondere alle esigenze prettamente da gara dei rider di enduro e non solo. Vi aggiorneremo.